Non devono essere pagate le giocate vittoriose se la SNAI sia incorsa in un errore ostativo nella comunicazione delle quote, pubblicate con coefficienti abnormi per un breve lasso di tempo di 31 minuti sul proprio sito, a causa di un’ “imprevedibile anomalia verificatasi nelle procedure informatiche“.
Lo ha deciso il 29 giugno 2015 il Tribunale civile di Rimini.
La giocata vittoriosa effettuata dallo scommettitore, che corrisponde ad un contratto tra lo stesso e SNAI – si legge nella parte motiva del provvedimento – si fonda su una volontà contrattuale di quest’ultima che, pur correttamente formatasi, non si è correttamente manifestata.
La conferma dell’esistenza di un errore nella comunicazione e non già di un errore di valutazione (rientrante nel rischio di impresa) è risultata corroborata da circostanze e valutazioni matematiche, nonché dai paragoni con altre quotazioni, di altri bookmakers e della stessa SNAI.
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