Fumare sigarette non interrompe il nesso causale per insorgenza di carcinoma polmonare da esposizione ad amianto nell’ambiente di lavoro

La Corte di Cassazione, con sentenza 30 luglio 2013, n. 18267, in tema di responsabilità del datore di lavoro per il danno biologico subito dal lavoratore nello svolgimento delle proprie mansioni, per insorgenza di carcinoma polmonare per esposizione ad amianto, ha statuito che l’eventuale efficienza causale di altri fattori cancerogeni, quali l’abitudine al fumo di sigarette, non rileva, di per sé, al fine dell’interruzione del nesso causale, ma va dimostrata in concreto.

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