La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, con la sentenza 7 gennaio 2014, n. 77/07, ha condannato l’Italia perché i coniugi non hanno ancora nel nostro Paese la facoltà di dare ai propri figli il solo cognome della madre.
I ricorrenti si erano appellati all’articolo 8 (diritto al rispetto per la privacy della vita di famiglia) e all’articolo 14 (che proibisce le discriminazioni) della Convenzione europea dei diritti umani.
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