Il Tribunale di Verona, con la sentenza 24 maggio 2012, ha stabilito che impiegare sul proprio cane il collare elettrico anti-abbaio per evitare che l’animale, con l’abbaiare continuo, disturbi i vicini, non integra il reato di maltrattamento di animali. La condotta infatti, seppur il collare provochi sofferenza al cane per l’invio di impulsi elettrici, non intgegra gli estremi della “crudeltà” o della “non necessità”.
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