La Corte di Cassazione, con sentenza 30 settembre n.22321 ha affermato che non può essere licenziato il lavoratore che, in assenza di precedente disciplinari, abbia incassato un rimborso spese per una trasferta effettuata da un collega.
Fondamentali le prove testimoniali che hanno evidenziato la volontà del lavoratore a restituire quanto incassato in vista dell’avvio della procedura. La valutazione dell’elemento soggettivo, della irreprensibile carriera aziendale e la modesta entità di quanto sottratto, rendono il recesso datoriale sproporzionato.
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